Un Progetto di Inclusione e Riscatto Sociale
“Diventate vulnerabili come bambini, perché la debolezza è potenza, mentre la forza è niente. Quando l’uomo nasce, è fragile e flessibile; quando muore, è rigido e inflessibile, proprio come un albero. Quando cresce, è tenero e malleabile; quando è secco e rigido, muore. La rigidità e la forza sono compagni della morte, mentre la debolezza e la flessibilità rappresentano la freschezza della vita. Ciò che si è indurito non trionferà.”
Questo significativo passaggio tratto dal film di Andrej Tarkovskij “Stalker” ispira la nascita della Cooperativa Sociale Stalker a Eboli, fondata sul principio della guarigione attraverso il lavoro.
Nel 2006, grazie agli spazi concessi dall’azienda agricola Improsta di Eboli, gestita dalla Regione Campania, e a un notevole investimento dei soci, prende vita una realtà dedicata all’inclusione lavorativa di persone con disturbi mentali, immigrati ed ex detenuti.
Questo progetto incarna la vera essenza del terzo settore, promuovendo un cambiamento che permette a persone precedentemente escluse dal mondo del lavoro e della società di ritrovare uno spazio proprio, imparando a gestire autonomamente il proprio tempo, fino a sentire il bisogno di lavorare, guadagnare e sentirsi utili.
Il lavoro diventa così un obiettivo comune, uno strumento di inclusione e riscatto.
Dalla Terra alla Tavola: La Trasformazione di Prodotti Agricoli
La Cooperativa Sociale Stalker è specializzata nella trasformazione di frutta e pomodori in marmellate e conserve, realizzate con la massima attenzione e secondo rigorosi criteri di genuinità e salubrità, accompagnate dalla certificazione biologica.
I frutti vengono raccolti presso l’azienda Improsta, situata nell’area agricola di Eboli, vicino ai templi di Paestum, e portati nei laboratori di trasformazione dell’Istituto Agrario “Giustino Fortunato”.
Qui, i soci della cooperativa lavorano per produrre deliziose marmellate, che vengono poi vendute e apprezzate nei mercatini, fiere e manifestazioni in tutta Italia.
Grazie alla collaborazione con l’Improsta e l’Istituto Agrario, la cooperativa ha potuto contare su preziosi consigli degli esperti del settore, che hanno aiutato i soci a perfezionare i loro prodotti.
Questo supporto ha permesso alla cooperativa di Eboli di crescere rapidamente, conquistando una fetta di mercato significativa, traducendosi in apprezzamento professionale e considerazione sociale.
Un Modello di Successo per l'Inclusione Sociale
La cooperativa, composta da dieci persone, ha una finalità sociale: l’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate.
Sette dei dieci soci hanno affrontato problemi di salute, trattati in diverse cliniche regionali, e per molti di loro la Cooperativa Stalker rappresenta il passo finale nel percorso di reinserimento sociale e professionale.
All’atto della sua costituzione, la Stalker ha definito tre obiettivi principali nel suo statuto: produzione e trasformazione di prodotti zootecnici, catering e apertura di stabilimenti balneari.
Il primo obiettivo è stato ampiamente raggiunto, e ora la cooperativa si sta preparando per sviluppare le attività di catering e gestione degli stabilimenti balneari.
L’idea di creare la cooperativa è nata nel 2004, ispirata dalla legge 381, ed è stata promossa da due enti istituzionali: l’ASL Salerno 2 e il Piano di Zona Ambito S5.
Dopo numerose discussioni, incontri e riunioni, la Stalker è stata ufficialmente costituita il 30 giugno 2006 con un atto notarile e un fondo cassa di 76mila euro.
Ogni mattina, i soci della cooperativa si recano nei campi della rinomata azienda agricola Improsta, situata nella località Corno d’Oro di Eboli, per selezionare i prodotti agricoli e lavorarli nei laboratori del Giustino Fortunato.
I risultati ottenuti nei mercati nazionali sono estremamente positivi, testimoniando il successo del progetto.