Pasta girolomoni, la scelta coraggiosa che ha lanciato il bio in italia
Nel 1977 la parola biologico era poco diffusa e in pochi sapeva che cosa si intedesse veramente, nel frattempo Gino Girolomoni stava cercando nuove strade per vivere la campagna e avviare cicli produttivi senza ricorrere a diserbanti, monocolture e all’agroindustria: da queste premesse ha avuto origine la Pasta Girolomoni.
Era il 1977 e in Italia gli agricoltori che facevano biologico si contavano sulle dita di due mani, ma Gino Girolomoni aveva già compreso che il biologico sarebbe dovuto essere il punto di partenza per generare un ecosistema più complesso comprendente anche “energie rinnovabili, sostenibilità e politiche commerciali che non tenessero in considerazione solo il profitto ma l’intero ecosistema ambiente-uomo-società”.
Sui colli marchigiani, precisamente a due passi da Urbino all’interno di un piccolo monastero, è nata Girolomoni, una leggenda vivente del biologico italiano.
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PASTA GIROLOMONI, LA PRODUZIONE
Ogni fase di produzione della pasta Girolomoni avviene senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi, anche in fase di conservazione e di trasformazione.
Il grano della Pasta Girolomoni viene coltivato in circa 400 aziende agricole italiane (per il 76% marchigiane), successivamente viene macinato nel molino, in cui diventa semola che poi viene impastata con l’acqua di collina nel pastificio adiacente e si trasforma in pasta, pronta per essere venduta in tutto il mondo.
La visione di Girolomoni è quella di intendere la terra come un organismo vivente che in quanto tale va rispettato, un esempio lampante della visione di questa azienda è l’applicazione del principio della rotazione delle colture.
Il grano, una volta raccolto, viene gestito nei diversi centri di stoccaggio dove viene movimentato e arieggiato per tutto il periodo in base alle esigenze, con un controllo costante delle temperature.
Girolomoni utilizza solo grano biologico italiano creando semola
non stressata e garantendo un’essiccazione lenta e una pressatura delicata dell’impasto per preservare al massimo il gusto, il profumo e i nutrienti dei grani.
Una menzione particolare li meritano i grani utilizzati tra cui possiamo ritrovare Cappelli, varietà di frumento duro coltivato dai soci dell’azienda sulle colline marchigiane; Graziella Ra®, Triticum Turgidum Turanicum proveniente da uno scavo archeologico in Egitto e ora coltivato esclusivamente a Isola del Piano eFarro Triticum Dicoccum, un cereale antico ricco di principi nutritivi.
Da materie prime di questo tipo ha origine la pasta Girolomoni, disponibile in tutte le soluzioni classiche e non solo.
PASTA GIROLOMONI “OLTRE IL BIOLOGICO”
Girolomoni non è stato solo un precursore unico in Italia del metodo biologico, ma ogni fase della produzione è pensata per essere 100% sostenibile, acquistando la pasta Girolomoni non solo porterai a casa un prodotto dal gusto incredibile, ma farai bene all’ambiente sostenendo chi lavora con rispetto per l’ambiente.
L’energia elettrica utilizzata deriva, infatti, totalmente da fonti rinnovabili, una parte è autoprodotta dall’impianto fotovoltaico ed eolico, mentre la restante deriva da “100% energia pulita Dolomiti Energia”, la fornitura di energia prodotta dalla potenza dell’acqua che alimenta le centrali idroelettriche delle Dolomiti.
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